Claudio Mauri

  La catena  invisibile

   Il giallo del fascismo magico

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 Claudio Mauri, saggista e narratore. È autore di racconti e biografie (Montanelli l’eretico, Sugarco 1982; Il cittadino Scalfari, Sugarco 1983) e nel 1997 è stato finalista al Premio Letterario Arturo Loria. Ha collaborato alle pagine culturali de «Il Giornale», «Il Giorno» e di varie riviste e giornali. Ha pubblicato il romanzo storico La catena invisibile (Mursia), che svela gli aspetti più segreti del fascismo. In questo filone si segnalano anche i saggi: Tre attentati al Duce: una pista esoterica e Aleister Crowley in Italia, contenuti nel volume Esoterismo e fascismo, a c. di G. de Turris (Ed. Mediterranee) e gli scritti Fascismo ed esoterismo (Letteratura-Tradizione) e I segreti del fascismo esoterico (Città Magazine).  Nel 2007 ha scritto la commedia Il male viene dal cielo e nel 2013 ha pubblicato il libro di poesie Milano su una nuvola.

 

 

IN PARTICOLARE, PER APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELL'AUTORE:

Claudio Mauri nel 1982 pubblica Montanelli l’eretico (Sugarco), un libro che sorprende il grande giornalista toscano per l’acume e le capacità critiche dell’autore, tanto da scriverne sul “Giornale” (“Certo” ed “eretico” 27/05/82). Nel 1983 Mauri pubblica Il cittadino Scalfari (Sugarco). I suoi libri sono stati recensiti, spesso con ampio risalto, da “Oggi”, “Panorama”, “Il Giorno”, Il Giornale”, “La Notte”, “Amica”, “Avanti”, “Il Resto del Carlino”, “Tempo”, “Europeo”, “Prima comunicazione”, “Il Sabato”, “Il Messaggero”, L’Opinione” e altri. Sono stati anche citati in numerosi saggi e oggetto di discussione in trasmissioni televisive e radiofoniche. A partire dal 1983 Mauri inizia un’intensa collaborazione alle pagine culturali di giornali e riviste, tra cui “Il Giornale”, “Il Giorno”, ecc. confermandosi uno scrupoloso commentatore dei mutamenti culturali, sociali e politici della società, partecipando al dibattito con articoli sempre attenti a cogliere le novità e l’evoluzione dei fatti. Si possono ricordare i suoi interventi sulla controversa figura di Pier Paolo Pasolini, le polemiche sugli scritti di Francis Fukuyama sulla “fine della storia”, sui miti della civiltà tecnologica, sui pericoli di un’era desacralizzata e senza radici che si muove a velocità accelerata verso la globalizzazione. Scrive Mauri nel 1992 sul “Giorno”: “La tecnologia può aiutare a risolvere i grandi problemi dell’umanità, ma può divenire anche una creatrice di mostri, di catastrofi senza precedenti. Il suo uso è nelle mani dell’uomo; la crescita della civiltà tecnologica, per non essere deleteria si deve accompagnare a una grande crescita interiore. (...) La nostra civiltà può morire per eccesso di complessità, per il grande vuoto interiore che spinge gli uomini alla ricerca di compensazioni assurde. Niente ci può entusiasmare se abbiamo la convinzione di vivere in un mondo insensato, nato solo dal gioco del caso. Dare un senso alla vita è la più grande aspirazione che accompagna la storia dell’uomo, un’impresa di fronte alla quale anche le più grandi teorie scientifiche impallidiscono”. (“Ma la scienza non ci guida verso l’assoluto”, Il Giorno, 8 maggio 1992). Sempre nello stesso anno, Mauri, riprende il tema del vuoto e del caos della nostra civiltà in un breve ma importante saggio che è un originalissimo contributo all’analisi critica dell’opera del grande scrittore lombardo.   “Gadda”, scrive Mauri, “in campo letterario, è stato un grande studioso del caos; forse nessun’altro scrittore si è spinto tanto avanti nell’indagare il disordine della realtà, la complessità infinita dei significati e dei rapporti. Il suo merito è di aver intuito, come nella geometria frattale, che le forme geometriche sono l’alfabeto del caos. (...) Gadda, nonostante il frequente ricorso all’umorismo, ha vissuto il confronto con il caos in modo drammatico, con una profonda sofferenza esistenziale”. (“Le geometrie frattali di Gadda”, “KOS”, Dicembre 1992, n. 87). Il caos e l’insensatezza della vita contemporanea hanno fatto considerare a Mauri con interesse le grandi costruzioni culturali, filosofiche e politiche del passato, vedendole come le più alte conquiste dell’uomo, grandi mete raggiunte che hanno dato un senso alla vita e che possono insegnarci ancora moltissimo. Non a caso, nel 1985, è forse il primo a salutare con entusiasmo dalle colonne del “Giornale” la prima traduzione in una lingua europea di “Primavera e autunno” di Confucio: “in questa concezione della vita, anche il disordine trovava la sua ragion d’essere, rompendo situazioni deteriorate e creando le premesse per un nuovo e più avanzato ordine. Gli accadimenti universali come quelli umani erano soggetti alla legge incessante delle mutazioni, l’armonia intesa dagli antichi saggi cinesi non significava fermarsi in un tempo statico ma muoversi concordemente con l’universo”. (“La quiete? Un veleno. –Primavera e autunno- di Confucio”, Il Giornale, 13 gennaio 1985).

Nel 1997 Mauri è finalista al Premio Letterario Arturo Loria con il racconto “Il segreto”, pubblicato poi nel libro: “Li chiamerò più tardi e altri racconti”, (Diabasis). Sul volume leggiamo il commento di Roberto Barbolini, scrittore e giornalista della rivista “Panorama”: “Attraverso uno stile piano, un’arte della discrezione e della litote che è propria di chi ha cose vere e molto forti da dire, Mauri sa darci in poche pagine un piccolo ma autentico romanzo di formazione, una Bildung che porterà il protagonista a scoprire la propria vocazione alla scrittura”.

Il filoni di indagine storica di Mauri, confermati da numerosi articoli scritti nel corso degli anni, sono legati alla storia italiana, soprattutto a quella del fascismo, un interesse iniziato da giovane con la sua ponderosa tesi di laurea sul fascismo delle origini (“Il fascismo diciannovista”) e che si è approfondito con il passare del tempo fino ad approdare allo studio del mondo nascosto e quasi sconosciuto del fascismo esoterico. Il libro “La catena invisibile – Il giallo del fascismo magico svela uno sconosciuto intrigo internazionale di tale livello e complessità che, oltre a sollevare un vivace dibattito in Italia, ha attratto l’interesse della storiografia statunitense. Richard B. Spence, docente universitario e consulente dell’ International Spy Museum Washington, scrive: "According to Italian author Claudio Mauri, (...) the conspiracy involved a murky cabal of occultists and spies. Violet Gibson was another Theosophist and, like Crowley's friend MacBean, a devoted follower of Annie Besant. Among her Italian acquaintances was the Duca di Cesarò. These connections were enough to excite  the suspicions of any decent policeman. Mussolini's cops hauled in Cesarò for questioning, but he steadfastly denied any involvement. It seems possible that Gibson was acting on post-hypnotic suggestion, and Crowley, in league with Cesarò, may have had a hand in preparing her".Richard B. Spence, "Secret agent 666 - Aleister Crowley, British Intelligence and the occult", Feral House, Port Townsend, Washington, 2008, p. 189.

Nel 2007 Mauri scrive un testo teatrale che parla della strage di duecento scolari milanesi ad opera dell'aviazione americana durante il bombardamento del 20 ottobre 1944. La commedia è stata successivamente pubblicata in volume con il titolo Il male viene dal cielo.

Nel 2013 pubblica un  libro di poesie dedicato alla sua città: Milano su una nuvola. Si tratta di una serie di riflessioni, di immagini poetiche che colgono una metropoli in cambiamento e fanno riaffiorare momenti di vita che altrimenti andrebbero perduti.

TRA I NUMEROSI SCRITTI DI CLAUDIO MAURI RICORDIAMO:

 “Nel dopo-Ciano”, Il Giornale 

“Un socialista che piaceva a Giovanni Giolitti”, Il Giornale

 “Le futurisme”, L’Informatore librario 

“Sulla lunga –pista rossa- del Kgb”, Il Giornale 

“Quella maggioranza di eroi silenziosi che viene ignorata – L’informazione-spettacolo e la realtà del nostro Paese”, Il Giorno 

“Più di Claretta, la vera Storia – Fascismo, guerra e società nella R.S.I”, Il Giornale

 “D’Annunzio, ultimo atto”, Il Giornale 

“Solitudine di un papa – una raccolta di saggi su Pio XII”, Il Giornale 

“E Tito attacca – sull’espansionismo jugoslavo”, Il Giornale 

“E se noi italiani non fossimo affatto i peggiori?”, Il Giorno 

“Mille –Lumi- contro la morte – Una storia della Francia del ‘700”, Il Giornale 

“La quiete? Un veleno –Primavera e Autunno di Confucio”, Il Giornale 

“Le geometrie frattali di Gadda”, KOS 

“Che tecnologia – Discutibili tesi di Emmanuel”, Il Giornale 

“Il profeta obbedisce – commento a un saggio teologico di Martin Buber”,                Il Giornale 

“Come un –videogame- La Polonia secondo Michener”, Il Giornale 

“Quel maggio radioso”, Il Giornale 

“Gente del sottosuolo- Commento a un saggio di Vannoni slle Società segrete”,         Il Giornale 

“Serra: destino e letteratura”, Il Giornale 

“Padri e barbari”, Il Giornale 

“L’amore corre per posta – Pubblicato l’epistolario fra Suzanne Morand e Giuseppe Penso”, Il Giornale 

“Nei grandi valori l’unico rimedio alla disgregazione”, Il Giorno 

“Come prender partito”, Il Giornale 

“Ma quel mitico tempo antico era un’illusione – Pasolini riletto dopo 20 anni”,           Il Giorno 

“L’Impero Romano? Sono io”, Il Giornale 

“La storia dà scacco”, Il Giornale 

“Chi ama muore – Lorenzo Alviati- di Tarchetti”, Il Giornale 

“A doppio taglio – Studi sull’età del Positivismo-“, Il Giornale 

“Le voci di dentro - Saggio sul ‘Daimon’ da Socrate a Oggi”, Il Giornale 

“Ma la scienza non ci guida verso l’assoluto”, Il Giorno 

“Veronica: amore e versi”, Il Giornale 

“Avventure nel sottosuolo”, Il Giornale 

“Labirinto in giallo”, Il Giornale 

“C’è una lezione nelle cose”, Il Giornale 

“Ma la scienza non ci guida verso l’assoluto”, Il Giorno 

“La grande illusione della ‘fuga’ verso la provincia”, Il Giorno 

“Ecco il dio della bufera”, Il Giornale 

“E il diavolo parla toscano”, Il Giornale 

“La chiave del successo”, Il Giornale 

“Che vite da papi – L’editoria ‘scopre’ i pontefici”, Il Giornale 

“Il mondo è un’opinione”, Il Giornale 

“L’assurdo quotidiano”, Il Giornale 

“Nel caos, ma con coraggio”, Il Giornale 

“Giallo caos”, Il Giornale 

“Anche se declinano i vecchi ideali la storia continua”, Il Giorno 

“Icaro gelato”, Il Giornale 

“Testimone a Caporetto”, Il Giornale 

“Le immagini dell’immaginifico – D’Annunzio, una biografia illustrata”, Il Giornale

 “L’enigma delle teste scambiate”, Il Giornale 

“Se un bambino viene adottato dalla televisione – il piccolo schermo è diventato un concorrente dei genitori”, Il Giorno

“Vita da film”, Il Giornale 

“Borgo eretico”, Il Giornale 

“I problemi-chiave della sopravivenza – Sviluppo incontrollato e crescita demografica”, Il Giorno  

“Ebreo, non americano”, Il Giornale 

“Due donne tutte sole”, Il Giornale 

“Che notte quella notte”, Il Giornale 

“Betsy, un sogno alla Robbins”, Il Giornale 

“Blues napoletano”, Il Giornale 

“La terra degli avi”, Il Giornale 

“Erano tipi pestiferi – Il ‘Processo agli untori’ nella Milano terrorizzata del 1630”,      Il Giornale 

“Parigi e parole contro lo spleen”, Il Giornale 

“’O sole mio – Luigi XIV, una vita da re”, Il Giornale 

“Quei personaggi celebri e fragili diventati falsi miti”, Il Giorno 

“E’ tempo di bilancia”, Il Giornale 

“Eclisse solare”, Il Giornale 

“Il convento mia patria – La vita della santa seicentesca Isabella Tomasi”, Il Giornale 

“Quando l’industria vuole scoprire il marchio di Dio”, Il Giorno 

“Sotto il regno dei Tang”, Il Giornale 

“Nei confini della realtà”, Il Giornale 

“Nell’isola di Arturo – Loria riproposto dai racconti della ‘Scuola di ballo’,               Il Giornale 

“Solo chi cade risorge”, Il Giornale 

“Il male oscuro che si annida negli adolescenti”, Il Giorno 

“Come canne al vento”, Il Giornale 

“Per finire in bellezza”, Il Giornale 

“Questi piccoli grandi drammi”, Il Giornale 

“E’ ora di cambiare”, Il Giornale 

“Voglio girare il mondo”, Il Giornale 

“Confesso che ho sbagliato”, Il Giornale 

“C’erano una volta – Gli anni Trenta a Milano nel ‘Trani di via Lambro’”, Il Giornale 

“Dati causa e pretesto”, Il Giornale 

“La mia vita spesa per i salami”, Il Giornale 

“Il lenzuolo racconta”, Il Giornale 

“Lontano dai genitori”, Il Giornale 

“Piccoli grandi problemi”, Il Giornale 

“Il nord sposa il sud”, Il Giornale 

“Misteri coloniali”, Il Giornale 

“Biografie”, Il Giornale 

“Diari e lettere”, Il Giornale 

“Vissuto in prima persona”, Il Giornale 

Il cuore non invecchia”, Il Giornale 

“Italiani”, Il Giornale 

“Nel nome della fede, da anticonformista”, Il Giornale 

“Come eravamo nell’età della pietra”, Il Giornale 

“Donne”, Il Giornale 

“I mostri si aggirano nel villaggio globale”, Il Giornale 

“Pasolini, un morto di comodo”, Il Giornale 

“Meraviglioso ma noioso il mondo retto dalle signore”, Il Giornale 

“Un delitto ai raggi X – Rajneesh, l’eretico ‘bruciato’ dalla nuova inquisizione”,          Il Giornale 

“Il critico non ci rovini il piacere di leggere”, Il Giornale 

“Scrittori telematici, gioie e guai”, Il Giornale 

“Quel sogno di pace durato così poco sotto l’ombrellone”, Il Giorno 

“Dominati dall’occulto – Da Hitler a Churchill, i segreti legami tra politica e magia”,    Il Giornale 

“E c’è chi si ammala di eroismo”, Il Giornale 

“Lettura, madre dei vizi – Causa di ribellioni e adulterio, così fu giudicata per secoli”, Il Giornale 

“Una fame da negare”, Il Giornale 

“L’incubo megalopoli”, Il Giornale